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Nel 1914-1918 le maggiori potenze industriali si affrontarono con armi nuove e molto efficienti come artiglierie, mitragliatrici, aeroplani e sommergibili, schierando masse di soldati equipaggiati come mai era fino ad allora accaduto. Prima guerra "totale" e "modello" per la Seconda guerra mondiale, trasformò ogni aspetto della vita collettiva, coinvolgendo i civili e tutte le risorse nazionali, tanto da poterla considerare "la" guerra moderna per il salto mentale, tecnologico, industriale, organizzativo, di efficienza o di illusione futuristica che colse un mondo abituato ad altre velocità. La guerra ridefinì la carta politica dell'Europa, mise in crisi sistemi politici e universi mentali, segnando la fine del mondo ottocentesco rappresentato da un esercito di contadini brutalmente immessi in un mondo nuovo nel quale ideali e valori tradizionali risultavano irreversibilmente intaccati. Gli autori affiancano a una parte saggistica una ricca raccolta di documenti commentati per lo più inediti. Una specifica trattazione è riservata alla dinamica militare del conflitto (comprese le forze armate nemiche) e al sistema di controllo dell'economia, che prefigurò un diverso ruolo dello Stato anche nella gestione del conflitto sociale che avrebbe poi trovato una soluzione autoritaria con il fascismo.