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Il nesso tra fenomeni migratori e sicurezza viene esplorato e approfondito da molti punti di vista, nel tentativo di evitare schematismi e semplificazioni che renderebbero difficile elaborare un'analisi adeguata. Il volume si apre con una ricognizione teorico-metodologica sulla controversa relazione tra migrazioni, emergenza e sicurezza, per passare ad un'analisi critica delle politiche di esternalizzazione adottate da molti paesi occidentali e della conseguente ridefinizione dell'idea di confine. Il libro prosegue con un'ampia indagine sulle strategie dei mezzi d'informazione a stampa italiani che evidenzia la diversificazione delle rappresentazioni dei temi dell'immigrazione, consentendo di riconsiderare il ruolo del giornalismo sia nella conformazione del tema, sia nei confronti della politica. A ciò segue uno studio sulla radicalizzazione jihadista che approfondisce, senza determinismi, il legame tra evoluzione dei processi di inclusione in Europa e deriva terroristica, confermando così la natura complessa dell'intreccio che sostanzia il nesso immigrazione-sicurezza. Le contraddizioni e la sospensione irrisolta sono la base di uno scontro simbolico che si manifesta anche nella legislazione di cui qui si analizza, in chiave sociolinguistica, la produzione normativa sulla legittima difesa.