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Questo quaderno collettivo avrebbe dovuto contenere, fin dalle premesse, un richiamo al suo essere tuttora in forma di brevi note. Non ancora un esito definitivo dacché non si tratta di una ricerca predisposta nella logica che oggi sottende alle pubblicazioni di architettura, ma si tratta piuttosto di portare a compimento una fase della ricerca dove ci si pone nuovi interrogativi. Reputiamo importante avvicinarsi a questa "pubblicazione rossa" nella prospettiva di un "processo" e non nell'ottica di un "esito" della ricerca. Sicché, per dare un contributo a questo lavoro di scavo ancora in corso, poiché l'oblio che sembrava annebbiare per un certo periodo di tempo il controverso caso delle ENA, sopravvenuta opportuna distanza storica, non ha potuto perdurare di fronte ai segni di riscoperta delle sue armature, ammalorate ma non perdute, ma soprattutto del significato storico-critico che ne costituisce la vera "ossatura", abbiamo affiancato ai contributi dei tre autori le testimonianze degli autentici protagonisti internazionali di questa straordinaria esperienza, nel tentativo di restituire in tutta la sua complessità l'impresa delle Scuole Nazionali d'Arte al quartiere Cubanacán de L'Avana nel contesto di trasformazione della società "ammutinata" che ha inizio nel 1961, a due anni dall'affermazione della Rivoluzione fidelista-guevarista.