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La storia dei futuri non è una disciplina, eppure a un bisogno di storia corrisponde sempre più un bisogno di futuro. Come è possibile coniugare questi bisogni a partire dalle culture del design? La dimensione anticipatoria del progetto, la necessità di pensare criticamente a futuri possibili e desiderabili, il destino culturale dei processi e delle strumentazioni concettuali e operative, attraversano il testo come un campionario di visioni nate nel momento in cui le culture italiane del progetto incontrano, da una parte, gli approcci proposti dagli studi sul futuro e, dall'altra, i temi dell'ambientalismo, per unirsi a una critica della contemporaneità e proporre riflessioni ancora oggi attuali. Queste narrazioni raccontano uno spaccato della storia del design italiano e documentano una possibile traiettoria della relazione tra culture del progetto, futuri e sostenibilità che matura a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Al tempo stesso, sono un'occasione per stabilire relazioni con ricerche in atto; per accogliere nuove prospettive di lettura delle vicende storiche del design contemporaneo; per interrogare l'impatto degli strumenti, degli approcci, dei processi impiegati dalle culture del progetto e dai suoi attori per prefigurare scenari futuri; per verificare i percorsi attraverso cui attivare una conoscenza dinamica della temporalità della nostra cultura materiale; per aprire a una riflessione metodologica multidisciplinare.