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Uno studio a carattere eminentemente progettuale, su uno dei temi più complessi che Milano e il territorio che lo circonda hanno di fronte. Il progetto cerca le sue ragioni profonde nella relazione vitale tra città e campagna, nel carattere artificiale degli spazi "naturali" esterni, nel valore architettonico del multiforme sistema degli artifici rurali. Se la natura è materia fondativa da cui origina la necessità dell'opera umana, il carattere artificiale del territorio agricolo lo specifica con forza come grande e complessa architettura che si estende alla scala geografica. Il lavoro qui presentato nasce dalla necessità di valutare le opportunità di modificazione di un territorio investito da possibili sostanziali modificazioni, quale il nuovo Centro Europeo di Ricerca Biomedica Applicata (CERBA) - ipotizzato a fianco dell'Istituto Europeo di Oncologia di Via Ripamonti. Lo studio ha il carattere di una dichiarazione d'intenti, fondata sugli strumenti e i dati ad oggi disponibili sul tema, cui fa seguito la struttura diagrammatica di un possibile metodo di lavoro. Il suo valore è quello della definizione di un metodo di lettura, di interpretazione e di progetto, per valutare, in corso d'opera, l'appropriatezza dell'approccio progettuale. Vittorio Gregotti conduce da più di cinquant'anni la propria ricerca teorica e di progetto sui temi relativi alla modificazione del territorio.