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"Il procedimento disciplinare nel pubblico impiego" è da sempre all'attenzione del legislatore, poiché la relativa regolamentazione è ritenuta funzionale ad un recupero etico e comportamentale all'interno dei pubblici uffici. Ma è soprattutto negli ultimi anni, a seguito di frequenti episodi di malcostume e cattiva amministrazione, che questo tema è tornato particolarmente alla ribalta, attraverso diverse manovre normative (tra cui ricordiamo, ad esempio, le riforme Brunetta e Madia), le quali hanno variamente innovato l'iter disciplinare, nella direzione di una maggiore efficienza e, al contempo, progressivo inasprimento delle sanzioni. Il volume, aggiornato ai decreti attuativi della riforma Madia e ai nuovi CCNL per i comparti del pubblico impiego, delinea in maniera ampia e particolareggiata l'ambito in cui la materia va inquadrata, mediante la trattazione dei presupposti generali per l'esercizio della potestà disciplinare, della natura giuridica di tale potere e della differenza tra la responsabilità disciplinare e le altre possibili forme di responsabilità del lavoratore pubblico. A corredo, viene riportato un formulario breve per meglio comprendere i nuovi adempimenti a cui gli organi di disciplina - dirigenti e ufficio per i procedimenti disciplinari - dovranno in concreto attenersi, anche al fine di non incorrere a loro volta in responsabilità.