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Carlos Castaneda riappare, dopo la sua morte avvenuta nel 1998, a Gabriela de Portillo, illustrandole la sua nuova dimensione di vita ultraterrena ma soprattutto approfondendo con lei argomenti già trattati nei suoi libri, arricchendoli di rivelazioni del suo maestro sciamano Don Juan. Castaneda ha lasciato i suoi lettori con dubbi grandissimi, oltre ad averli sconcertati, scrivendo della possibilità di eludere la morte. Questo libro testimonia il contenuto delle sue opere e consolida l'esistenza delle arti divinatorie; una lettura cui accostarsi scevri da pregiudizi, risultato di un lavoro faticoso ed emozionante, puntellata di rivelazioni straordinarie e prova del fatto che "credere non è un atto di volontà ma una funzione della coscienza".