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"La figura del beato Felice da Corsano, contemporaneo e confratello di Lutero, fondatore di una riforma cattolica pretridentina, le cui virtù la Storia ha ciclicamente osannato o dimenticato, glorificato o trascurato, ritorna, oggi, grazie a questo libro. L'eccezionalità della inedita documentazione ci mostra gli immani sforzi di alte personalità per vedere il Corsanese innalzato agli onori dell'altare. Fulgidi esempi di santità, come S. Gerardo Maiella, emulando le sue penitenze e rinnovandone lo spirito, ridiedero celebrità alla grotta del Beato Felice, il sacello sito ai piedi del convento di S. Maria della Consolazione in Deliceto (FG) ove il Beato riceveva, secondo la tradizione, la visita consolatrice dell'angelo e il cibo da un corvo. La stessa grotta, che nelle nuove esperienze di ispirazione agostiniana rappresentava il ritorno alle radici da cui nel 1256 era nato l'albero della grande unione, nei cui rami in un'unica linfa confluirono il carisma e la spiritualità delle antiche congregazioni eremitiche, divenne fonte ispiratrice per Sant'Alfonso che lì cantò, per la prima volta, 'Quannu nascette Ninnu', versione originale della celeberrima Tu scendi dalle stelle".