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La Casa di Geppe rappresenta, in allegoria, un periodo oscuro della nostra Storia, è simbolo di dolore e di esclusione. Nel corso del romanzo si trasforma in laboratorio di riscatto e inclusione. Geppe, contadino povero e ignaro, è coinvolto da eventi più grandi di lui. Ne prende coscienza con un percorso faticoso, diventando diverso e riscoprendosi, a sorpresa, protagonista. La vicenda si svolge nel periodo vitale e vertiginoso, aspro e complicato, della Resistenza. Su una trama di fantasia, tra continui colpi di scena, s'inseriscono flashback di personaggi reali e straordinari, di tragedie lontane che si ripetono, terribilmente uguali, anche oggi. Tempre di uomini come Galimberti, Siccardi, Chabas. Il "Principessa Mafalda" che cola a picco davanti alle coste del Brasile. L'esodo di migliaia di ebrei che fuggono tra neve e gelo. Un mistero che resta senza risposta. Dal romanzo emerge una Resistenza come fenomeno variegato. Prefazione di Giancarlo Caselli.