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Le capacità oratorie sono state storicamente un elemento essenziale per chi doveva intraprendere la carriera politica: i grandi statisti dell'antichità sono stati anche sommi oratori. Pericle in Grecia e Giulio cesare a Roma ne sono l'esempio più eclatante. L'oratoria, quindi, veniva insegnata per anni a quanti, soprattutto figli delle "gens" più importati, dovevano intraprendere la carriera di statisti. La cultura comunicativa moderna e contemporanea ha perso l'abitudine a creare specifiche scuole di oratoria, perdendo così l'applicabilità di un patrimonio e di una tradizione del parlare in pubblico che nell'antichità creò modelli ancora oggi insuperati. Il manuale intende riprendere fedelmente le tecniche e i metodi di insegnamento dell'oratoria quali li hanno codificati soprattutto Cicerone e Quintiliano nel De Oratore il primo e nella Insitutio Oratoria il secondo. Il manuale costituisce quindi un vademecum per imparare a costruire il discorso, a disporlo nelle sue parti, ad arricchirlo di figure retoriche suggestive, a memorizzarlo senza ricorrere a fogli o ad appunti e infine a rafforzarlo con la gestualità migliore.