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Nell'estate 1970 Gabriele Basilico parte da Milano con una FIAT 124 destinazione Kabul. È il viaggio iniziatico della generazione dei figli dei fiori, la strada verso l'India, e Basilico ha intenzione di scattare una serie di foto per un reportage da vendere a qualche rivista. Il progetto non si realizzerà mai, ma nell'archivio personale quelle foto furono gelosamente custodite e il fotografo milanese pensò qualche volta di farci un libro. Come scrive Luca Doninelli nell'introduzione è un "Basilico prima di Basilico", il reportage tra Jugoslavia, Turchia e Iran, che sarà la meta del viaggio, nel quale si colgono i segnali della nascita di una vocazione. La postfazione di Giovanna Calvenzi, compagna di Gabriele e testimone di quel viaggio, racconta questa avventura in un'epoca di grande libertà.