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Con la costituzione del Moto Club di Teramo ed il "risveglio" motociclistico di cui il fascismo fu fautore, nel 1935 si aprì a Teramo la lunga stagione motoristica che vide la fioritura di competizioni motociclistiche, di cui lo Scudo d'Abruzzo fu nell'anteguerra il fiore all'occhiello. Nata come competizione di regolarità allo scopo di propagandare il motociclismo e le bellezze turistiche della regione, lo Scudo d'Abruzzo si trasformò successivamente in competizione di velocità. Nel dopoguerra lo Scudo "subì" la concorrenza della più nota gara di automobilismo denominata Circuito del Castello e si indirizzò verso le categorie juniores, nelle quali si ritrovarono numerosi campioni in erba, destinati a percorrere la loro carriera anche in campo automobilistico. Tra il 1950 e il 1960 la "settimana motoristica", in grado di raccogliere a Teramo grandi folle di appassionati, diventò la punta di diamante della stagione estiva della città. Lo Scudo d'Abruzzo raccolse nelle dodici edizioni una storia affascinante e gloriosa, con i suoi risvolti variamente curiosi, presentata in un agile racconto arricchito da note storiche e da un CD con più di un centinaio tra fotografie e documenti.