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La scelta dei curatori, nel volume "...La prima volta che ho incontrato il tuo sguardo" è stata quella di indagare la relazione interpersonale tra gli operatori delle riabilitazione e i loro pazienti con autismo nel contesto ecologico del setting educativo-riabilitativo. In termini funzionali, questo libro è il completamento della trilogia di opere ("...ma mio figlio ha il cervello sottosopra", "Mio fratello non gioca con me"), che Rosa Ascione ha iniziato circa quindici anni fa, per comprendere e approfondire la conoscenza di come genitori, fratelli e operatori della riabilitazione percepiscono' e interagiscono con l'autismo. Le testimonianze, tutte molto coinvolgenti emotivamente, cercano di rispondere alla domanda "Come le persone con autismo stabiliscono legami relazionali significativi ed empatici?". La risposta definitiva ovviamente non c'è, ma la lettura delle storie focalizza l'attenzione del lettore su un leitmotiv che ci aiuta a essere consapevoli dei nostri processi mentali e a disinserire il pilota automatico dei comportamenti abituali in cui, prima o poi, siamo destinati a cadere.