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Indignarsi, immaginare, raccontare storie. Conversazione con Tahar Ben Jelloun di Fabio Gambaro Tahar, la tua bibliografia è composta da una cinquantina di libri pubblicati nell'arco di un quarantennio. Romanzi, poesie, saggi, testi teatrali formano un vasto panorama di opere. Un insieme ricco e variegato, ma al contempo percorso da alcune linee di forza ricorrenti che ne garantiscono l'unità e la coerenza. A questo proposito, per cominciare questa conversazione e provare a penetrare nel tuo universo creativo, vorrei ricordare una delle tue prime poesie, in cui si legge: "Non era / né eroe né martire/ era / cittadino della ferita". A rileggerli oggi, questi versi sembranoindicare una possibile definizione della tua figura di scrittore. Ti sembra plausibile?