Tab Article
Giampaolo, esodato, che mentre aspetta di leggere sul giornale cosa ne sarà del suo futuro osserva un presente fatto di giovani precari che sedano l'ansia camminando a piedi nudi nelle aiuole cittadine; Riccardo e i suoi aquiloni, chiusi in una struttura psichiatrica che rispecchia il peggio dell'Italia, con medici incompetenti interessati solo ai loro interessi; Maroso che ha dedicato la sua vita alla parità nello sport che si scontra con istituzioni lontane dai territori, chiuse nelle loro torri che nel cittadino che le interpella vedono solo un disturbo sgradito della loro routine quotidiana fatta di affari e non rispetto delle regole; una banda di ladri che ruba portafogli, orologi e portatili nelle stazioni ferroviarie, senza nome e storia, con la voglia di appropriarsi di istanti di vita altrui attraverso le memorie dei pc prima di rivenderli: e una poesia, poche parole, neve sporca, visi di pietra e la speranza di lenire il dolore. Racconti nati in questo tempo di crisi che ci parlano del presente senza stare attenti al "politically correct". Cinque voci emergenti selezionate attraverso il concorso letterario "Racconti corsari", giunto ormai alla sua ottava edizione.