Documenti inediti dell'ospedale di Santa Croce di Sassari. Una società multilingue di Porcheddu Bartolomeo - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Documenti inediti dell'ospedale di Santa Croce di Sassari. Una società multilingue

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La storia dell'Ospedale di Santa Croce di Sassari è anche la storia linguistica del capoluogo turritano. Dal 400 al 500 i nobili e la stessa municipalità di Sassari usano il latino come lingua ufficiale scritta, mentre i meno abbienti si servono della lingua sarda. I cambiamenti avvengono con la conquista del Logudoro da parte dei Catalano Aragonesi nel corso della prima metà del Quattrocento quando, progressivamente, il catalano scalza il latino dalle scrivanie della municipalità e dagli studi notarili. Resiste sempre per le classi meno abbienti la lingua sarda. Poi, con l'unione dei regni di Aragona e Castiglia e la costituzione del regno di Spagna, anche la scrittura risente ovviamente dei cambiamenti politici. Pertanto, tra 500 e 600 il castigliano subentra al catalano. Dal 600 al 700, con l'impiego della lingua italiana, la società sassarese diventa multilingue. Partendo dal basso: sassarese, sardo, castigliano e italiano. Si dovrà aspettare ben oltre il 1720, anno della consegna del regno di Sardegna ai Savoia, per vedere scomparire il castigliano dalla scrivanie. L'ultimo documento scritto in spagnolo è della fine del 700.

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