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"Casale, lì 25 ottobre 2011" racconta, con immagini, un avvenimento che nessuno avrebbe mai voluto narrare e lo fa servendosi d'istantanee che, nella loro veracità, commuovono non solo chi vive e da sempre ama queste terre. Fotografie belle, dunque, e a un tempo terribili; fotografie che dicono innanzitutto l'amore per la propria terra ferita, anzi martoriata; chi le ha scattate ha documentato un passato che, col fluire del tempo, avrebbe potuto non essere ricordato in tutta la sua tragicità. Queste istantanee, infatti, testimoniano una realtà che va ben oltre l'immaginabile; se la memoria fosse stata affidata solo ai ricordi, prima o poi, questo dramma, col venir meno dei testimoni oculari, si sarebbe attenuato e, almeno in parte, venuto meno.
