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La vita della piccola comunità del borgo La Martella, a metà degli anni '50, è nodo cruciale nella storia recente di Matera poichè ne riassume le diffuse speranze di sviluppo e le successive disillusioni. La speranza, alimentata dalle leggi di Risanamento dei Sassi e della Riforma Agraria, la disillusione, provocata da inarrestabili processi di trasformazione socio-economica che hanno cambiato la fisionomia del Sud d'Italia. Lo scenario qui presentato lascia intravedere la realizzazione di un sogno secolare, quale era la formazione della piccola proprietà terriera, ma anche il suo incipiente dileguarsi a causa del generale declino della cosiddetta "civiltà contadina". La Martella ha sofferto in alcuni momenti, sul piano sociale, i rischi di quel degrado che affligge tutte le periferie e, certamente, non è stata la "città del futuro" che molti sognavano. Oggi, però, può essere simbolo del "futuro della città" di Matera che, divenuta patrimonio dell'Unesco, valorizza sempre più la sua storia millenaria ed i suoi tesori d'arte.