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Le vergini folli è un romanzo collettivo scritto a ventiquattro mani e uscito a puntate nel 1886 sul "Madrid cómico", uno dei più importanti settimanali satirici dell'epoca. Breve ma intensissimo, il romanzo esibisce una trama che va tessendosi sulla base della bizzaria narrativa, violando norme e convenzioni con continui quanto inverosimili cambiamenti di luoghi, tempo, azione, personaggi e voci narranti, senza però mai sfilacciarsi o perdere di compattezza. Insomma, un'opera sorprendente e spiazzante, altamente innovativa per i tempi in cui fu realizzata. Il meccanismo previsto da Sinesio Delgado, ideatore del progetto nonché direttore del "Madrid cómico", comportava una forte dose di improvvisazione: il collaboratore di turno, infatti, veniva informato che toccava a lui scrivere il capitolo solo poco prima che la rivista andasse in stampa. Naturalmente, ciascun autore faceva di tutto per rendere sempre più complicata la storia. Il risultato è un libro che può considerarsi di una sorprendente modernità, una narrazione che arriva addirittura ad avere una forte coloritura pre-avanguardista.