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Le fotografie da cui nasce il libro "Silent Forms" sono state scattate con una semplicissima Holga, macchina interamente di plastica, compreso l'obbiettivo, di medio formato e con forti limitazioni: un solo tempo meccanico, due aperture del diaframma, f. 8 e f. 11, le opzioni vicino e lontano. Nonostante tutti queste limiti, le foto di Baldacchino raggiungono un alto livello espressivo, e le imperfezioni dell'apparecchio sono sfruttate a fini creativi, come le imprevedibili vignettature che rendono le fotografie di un fascino particolare o la scarsa nitidezza dell'obiettivo che contribuisce a creare una dimensione quasi ovattata. Baldacchino isola oggetti, luoghi, strutture all'interno di un salvifico sfondo lattiginoso dalla forte dimensione atemporale. In un bianco e nero magico che tutto amplifica e tutto nobilita e che sa donare particolari saturi di intimità.