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A fare di Fernando Pessoa uno dei maggiori poeti, in assoluto, del Novecento non è soltanto il gioco eteronimico o l'essenza d'una poesia che per le sue caratteristiche estetiche ha potuto travalicare postumamente i ristretti confini del Portogallo e porsi, quale esempio supremo della modernità, all'attenzione d'un pubblico molto più vasto. Vi sono anche altri aspetti da considerare, quali l'epicità, il profetismo, lo spirito mitogenico. Paradigmatica in tal senso risulta tutta la sua produzione poetica mitico-esoterica, alla quale si riporta proprio l'ode "Alla memoria del Presidente-Re Sidónio Pais" (1920), tra le più belle elegie mai scritte in lingua portoghese. Difatti, in questo poema, dedicato al maggiore Sidónio Pais (Presidente della Repubblica Portoghese dall'8 dicembre 1917 al 14 dicembre 1918, giorno del suo assassinio) oltre alla concomitanza, suo asse portante, d'epicità, di mitogenia e di profetismo, risulta palese la presenza d'un corpo ideologico, pur se traslato per il tramite del "sebastianismo", che ne fa un'opera indubbiamente patriottica e nazionalista.