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Può la quotidianità assumere tratti surreali? Pare proprio di sì, ed anzi forse è proprio questa la vera realtà, con tutti i paradossi che questo comporta. In questi monologhi nati per il teatro, Federico Beltrami racconta storie di tutti i giorni che scivolano nell'assurdità, senza cadere nella tragedia, ma anzi strappando un sorriso liberatorio. I personaggi di Beltrami parlano con un pubblico invisibile anche quando parlano con se stessi. Sono personaggi dialoganti, nonostante l'incomunicabilità di maniera, e per questo volutamente ironica, che li caratterizza. E non importa se li troviamo alle prese con "il teatro di ricerca" o con la vendita di pentole antiaderenti.