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L'11 settembre del 2001 il fotoreporter dell'Ap Richard Drew si ritrova a scattare un'immagine che farà epoca: un uomo cade a picco da una delle Torri Gemelle dopo l'attacco contro il Word Trade Center seguendo una linea perfettamente perpendicolare. Attorno a questa immagine "L'angelo rovesciato. Quattro saggi sull'11 settembre e la scomparsa della realtà" condensa una riflessione che si muove senza posa tra l'evento e il segno, tra la realtà e la sua mediatizzazione, analizzando i rapporti tra la violenza e il linguaggio e, soprattutto, tra la violenza e l'immagine. Composto da quattro saggi L'angelo rovesciato, La Maison de Dieu, Immagini che (non) gridano vendetta, More than Reality - il libro ripercorre a ritroso le poetiche del Novecento, soprattutto quelle dell'avanguardia, per esplorare la connessione profonda che lega una politica della distruzione a un'estetica della sparizione. Lungo questo percorso, l'autore riprende alcuni dei temi e degli snodi concettuali che hanno segnato il recente dibattito sulla crisi della contemporaneità: la critica dell'ultimo Baudrillard a un'arte che non si distingue più dal mondo come i media lo presentano, le riflessioni di Paul Virilio sull'alterazione della percezione visiva indotte dalle tecnologie dell'immagine, il tramonto dell'oggettività nelle fotografie di Hiroshima e Nagasaki, le contraddittorie conseguenze di quel processo noto come estetizzazione della vita.