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L'altopiano di Gerusalemme rappresenta il centro nevralgico di tutte le ormai pluridecennali tensioni internazionali, essendo un concentrato di storia, di miti, di fedi, di riconciliazioni e di vendette, di odio e di amore, detonatore di tutti i conflitti religiosi, sin dai tempi delle crociate. La questione palestinese si impone, infatti, come un problema di rilievo internazionale, la cui soluzione oggi sembra impossibile. È giusto che gli ebrei si ritengano padroni di alcuni territori della Palestina e che occupino Gerusalemme, o forse la città santa deve appartenere agli arabi? Quali motivi hanno indotto Israele ad avviare una guerra di espansione territoriale contro Egitto, Giordania e Siria per annettere al proprio territorio Gaza, le alture del Golan, la Cisgiordania e la penisola del Sinai? Perché le conseguenti risoluzioni dell'ONU, che nel 1967 hanno imposto a Israele il completo ritiro dai territori occupati, e in particolare da Gerusalemme, sono state in parte disattese e hanno sortito l'effetto contrario di rafforzare l'occupazione e di rendere più violenta la repressione dei movimenti per la liberazione della Palestina?