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La notte di Louis Guillaume ci «parla», perché è la notte dei racconti e dei loro misteri, dei tedeschi romantici, della via lattea, della foresta dove realtà e fantasia si confondono. Per esprimere esperienze incerte, al limite tra l'onirico e il reale, Louis Guillaume sperimenta e perfeziona lo strumento del poema in prosa, che egli stesso defisce come un genere che ben si adatta alla veggenza e alla esplorazione dei sogni, e che getta un ponte tra «simbolismo e surrealismo». La notte parla è il frutto di questi studi: una raccolta di poemi in prosa, che nel 1961 ottenne a Rodez il premio Antonin Artaud. L'opera risulta molto interessante da un punto di vista stilistico, come ricerca di nuove forme espressive che diano sempre più spazio all'immaginazione e all'onirico. Come un incantatore, Louis Guillaume ammalia il lettore con le sue «immagini notturne» e lo trasporta dolcemente verso un mondo fatto di magia.