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Lo scritto mette a confronto due modi di pensare. L'Anima è Leonardo da Vinci, espressione di un conoscitivismo non più degli inizi, ma pur sempre incapace di distinguere le varie forme di pensiero ( magico, scientifico, filosofico, religioso, ecc.)confondendole tra loro. La Mente è Silvio Ceccato, espressione di un atteggiamento "operativo", che vuole evitare il dogmatismo, ogni forma di verità considerata in sé assoluta o in sé relativa, che scompone e ricompone il pensiero relativo ai vari ambiti delle attività umane (arte, scienza, meccanica, medicina, psicologia, ecc.) in operazioni costitutive e consecutive, confrontando e controllando i risultati conseguiti. Il libro è arricchito da due note critiche, quella di Renzo Beltrame, Senior Researcher del CNR di Pisa, che ha collaborato con Silvio Ceccato, e quella di Ivan Paolo Bolognesi, studioso del pensiero ceccatiano, presidente del Centro Internazionale Di Didattica Operativa.