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È il mestiere più bello del mondo, quello del giornalista, ma secondo l'autore - con l'esperienza di 50 anni da cronista di strada - alla fine è un "mestieraccio", anche se poi non lo si cambierebbe per tutto l'oro del mondo. Franco Calabrò, giornalista di lungo corso - spulciando dai suoi preziosi e riservatissimi taccuini - traccia un affresco quanto mai suggestivo e affascinante del mestiere. Dagli scoop al lavoro di desk, dagli incontri agli scontri con persone, personaggi e luoghi che hanno lasciato il segno. Ne esce fuori un racconto palpitante e senza dubbio coinvolgente su com'è cambiato il lavoro di giornalista e quanto sia difficile, oggi più di ieri, fare questa professione che richiede ancora passione, dedizione e tanti sacrifici. È una galleria di giovani giornalisti che hanno saputo conquistare le vette della professione, con posizioni di alto prestigio, ma è anche la storia di tantissimi altri che, nel corso degli anni, hanno continuato con convinzione e determinazione, senza clamori o scoop, a fare onestamente e degnamente il mestiere di comunicare ai lettori, gli unici loro veri padroni. Un libro gradevole, lo specchio di dieci lustri della nostra storia recente.