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In "Trilogia della luce" l'autore rivisita il mistero cristiano attraverso un forte impegno lirico: motivi spiritualistici prendono forza da una tensione ricca di pathos e da una fine forma poetica. La celebrazione della luce, sia quella fisica, sia quella simbolica, sia quella mistica è un messaggio rivolto verso forti valori umani e religiosi. Nella prima sezione l'Autore rivive una vita umanamente intensa percorrendo l'arco della luce dal suo sorgere fino al tramonto. È certo una confessione autobiografica. Una riflessione "notturna" sul sorgere della luce primissima nell'adamitico Eden è la seconda parte: qui la luce disvela i dolori del mondo e, ancora, le grandi opere di carità; la terza parte è il risultato reso liricamente delle meditazioni di Sergio Scisciot sul valore della maternità e sui misteri della maternità della Vergine e dell'intera vita terrena del Cristo. Qui i solidi fondamenti scritturali e teologici si aprono ad un forte livello di fede cristiana che trabocca in cascate di commossa poesia. Forti sono anche i temi trasversali del dialogo interreligioso e dell'accoglienza dei "diversi".