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Nel 1961 Nanni Balestrini, con l'aiuto di un calcolatore elettronico (il prototipo del computer), concepì il progetto di un romanzo da riprodurre in un numero illimitato di esemplari ognuno diverso dall'altro, ricavati da diverse combinazioni degli elementi di un medesimo testo base. Ma le tecniche di stampa dell'epoca non ne consentirono la realizzazione. Così nel 1966 l'editore Feltrinelli si limitò a pubblicare il testo base con il titolo Tristano. Era il primo romanzo di Balestrini mai più ripubblicato. Il libro suscitò l'interesse della critica per il suo aspetto sperimentale e provocatorio. Quarant'anni dopo, lo sviluppo della stampa digitale è in grado di realizzare quell'antico progetto che mette in crisi il dogma della versione originale e unica di un'opera, che può invece assumere molteplici varianti proprio come le forme della natura. Un nuovo modo di concepire la letteratura, che offre ai lettori inedite possibilità di libertà creativa e comunicazione. DeriveApprodi oggi presenta la nuova versione di Tristano: romanzo multiplo secondo il progetto iniziale, stampato in copie uniche una diversa dall'altra. Con la prefazione di Umberto Eco.