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"Peccati di lingua. Viene subito alla mente il peccato di gola. Ma in effetti non è ghiotto anche di lingua, il nostro Sinigaglia? Onnivoro no, che sarebbe epiteto irriguardoso, ma goloso sì, eccome: del dolce latino di Virgilio e del salato dialetto di Porta e di tutti gli ibridismi e neologismi, dei giochi verbali e dei diletti formali della sua 'nouvelle cuisine'..." (Dalla postfazione di Pietro Gibellini)