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Aci Castello ospita una comunità che si è arroccata attorno alla rupe a creare il proprio habitat respirando a pieni polmoni quell'aria salmastra, poco comune a tanti altri gruppi che hanno popolato il verde delle pendici dell'Etna. Per almeno mezzo millennio, nella struttura creata in cima, vissero i capi (talvolta con titolo reale) di un vasto territorio che dalle pendici dell'Etna giungeva fino al mare, avendo come limiti sulla costa quelli attuali di Catania e Riposto. Ai suoi piedi, nella esigua Terra circondata dalle mura e dall'alto costone sul mare, stava la piccola comunità direttamente da loro dipendente. Essa, proprio 500 anni fa, cambiò radicalmente il suo ruolo di comando divenendo subalterna a tutte le altre che erano cresciute nel vasto territorio acese seguendo sostanzialmente le sorti del Maniero ormai trasformatosi in punto di osservazione e... carcere, soprattutto. Il mare però diede la spinta ai suoi fedeli castellesi per riprendere forza ed autonomia, così le sue onde, sempre guardate con la necessaria "distanza", riescono in certi momenti a portare allegria e spensieratezza alle nostre giornate.