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Milioni di persone sono indotte da abili rimaneggiatori di leggende antiche a credere che Gesú di Nazareth non sia, in realtà, mai stato crocifisso. Si fa un gran parlare del tradimento di Giuda e non ci si accorge che lo si sta rinnovando. Cristo viene ancora venduto, non più ai capi del sinedrio per trenta denari, ma a editori e librai per miliardi di denari". Queste parole pronunciate da P. Raniero Cantalamessa nella basilica di San Pietro a Roma, durante la celebrazione pontificia del Giovedì Santo 2006, sono una chiara denuncia. Il tradimento di Giuda si sta rinnovando ad opera di una campagna pubblicitaria mondiale che presenta i vangeli apocrifi come fonti autentiche rispetto ai vangeli canonici. Il presente saggio spiega in base a quali criteri gli storici laici - indipendentemente da scelte di fede - riconoscono l'attendibilità storica dei quattro vangeli canonici, mentre smascherano come tradimenti o contraffazioni della storia autentica, sia il vangelo apocrifo di Giuda sia i vangeli gnostici di Nag Hammadi esaltati nel Codice da Vinci. Il titolo del presente saggio parla di Vangeli di Giuda al plurale in senso simbolico. Il vangelo apocrifo di Giuda è in realtà uno solo. Il presente saggio diventa anche un'occasione per aggiornare il lettore sulle più recenti scoperte e conquiste delle scienze storiche relativamente ai Vangeli, con una risposta critica al libro di Augias e Pesce, Inchiesta su Gesù, che accusa di contraddittorietà e manipolazione i testi più documentati.