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«Qui parole e vita si compenetrano e si illuminano a vicenda. Anzi, c'è perfino di più, come Nadia Scappini ci confida: "Mi costruisco/ giorno dopo giorno/ parola su parola/ la mia scala", in una sorta di crescendo, che è, insieme, ricchezza di immagini e profondità di sentimenti, una discesa a scoprire i sensi più reconditi delle parole della vita, e del tempo che le ha inverate, dall'ieri della memoria al domani della speranza, fino a scoprire che "solo la mente crocefissa/ scolpisce l'arsura e/ dilagati sentimenti/ che argine non contiene".»