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"Questo libro propone dei frammenti sulle vicende storiche e attuali della Calabria. Dalle fucilazioni dell'Ottocento alle lotte per la terra, dalla stagione dei sequestri fino all'affermazione dell''antindrangheta', ogni 'lettera' ci parla di un processo storico nel quale hanno trovato origine e sviluppo i fenomeni sociali oggi in atto. Sull''antindrangheta', in particolare, sono state costruite carriere, produzioni editoriali e televisive, in un parossismo di spettacolarizzazione che rasenta la diffamazione dei calabresi. Dimenticando che essi sono le prime vittime di un sistema che ha usato e usa i poteri locali per rafforzarsi. Un sistema che non appare così distante dall'apparato statale, il quale sembra riuscire a immaginare soltanto risposte repressive. Le operazioni di polizia, la criminalizzazione di interi paesi, lo scioglimento dei Consigli comunali, la sottrazione dei bambini alle famiglie ritenute mafiose, sembrano produrre soltanto un aumento della sofferenza e tendono a deresponsabilizzare ulteriormente i cittadini, delegittimando le loro scelte. Perciò appare urgente l'avvio di politiche sociali ispirate al dettato costituzionale."