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"Questo racconto è dedicato ai giovani del terzo millennio: le "sentinelle del mattino" che Gesù Cristo, per bocca di papa Giovanni Paolo II, chiama a diventare "il nuovo popolo delle beatitudini". Oggi egli li chiama ad essere "sale delle terra e luce del mondo". La chiamata del signore ha sempre richiesto una scelta tra il bene ed il male, tra la luce e le tenebre, tra la vita e la morte. Gesù offre una cosa; lo "spirito del mondo" ne offre un'altra. Lo "spirito del mondo" offre molte illusioni, molte parodie della felicità. Non c'è tenebra più fitta di quella che entra nell'animo dei giovani quando "falsi profeti" spengono in essi la luce della fede, della speranza, dell'amore. La menzogna più grande del nemico, la maggiore fonte di infelicità è l'illusione di trovare la vita e di raggiungere la felicità facendo a meno di Dio. A voi giovani (e meno giovani) che leggete la storia di Giuditta il Papa ripete: Scommettete la vostra vita sulla speranza! Noi non siamo la somma delle nostre debolezze e dei nostri fallimenti; al contrario, noi siamo la somma dell'amore del Padre per noi e della nostra reale capacità di divenire l'immagine del figlio suo".