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Gezi Park, un nome che nell'estate 2013 ha dominato per settimane le cronache globali, associato a immagini che mescolavano imponenti schieramenti di polizia, nuvole di lacrimogeni, volti insanguinati ma soprattutto folle festanti e accampamenti colorati. Dopo quella di Erdogan, del miracolo economico e della "cool Istanbul" meta privilegiata del turismo internazionale, con Gezi il mondo ha scoperto anche la Turchia che si ribella e l'energia di un paese che reclama nuove forme di partecipazione e spazi di libertà. Da allora Gezi Park si è trasformato in un marchio, un'icona capace di suscitare interpretazioni inverosimili ma anche entusiasmi spericolati e che è divenuta fonte di ispirazione per altre mobilitazioni di portata globale. Questo volume collettivo, frutto del lavoro di un gruppo di autori che studiano la Turchia e che l'erba di Gezi l'hanno calpestata per davvero, si propone di offrire una cassetta degli attrezzi per ricostruire quanto successo per le strade di Istanbul e della Turchia. Una descrizione della rivolta da angolazioni differenti per comprendere anche le complessità spesso trascurate se non del tutto ignorate.