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"Le elezioni presidenziali del 2008 hanno visto per la 'prima volta' alla Casa Bianca un presidente nero. Questo ha generato speranze e attese per il futuro della politica Usa. Ma sono state anche elezioni dominate, come sempre, dal denaro e dal candidato che ha usufruito dei maggiori finanziamenti. Un funzionamento di fondo della società americana - 'una società diretta dal mondo degli affari' - che rappresenta il filo conduttore con cui Chomsky ricostruisce la storia della politica estera Usa, la sua continuità storica, in una critica che coinvolge lo stesso Obama, soprattutto per le sue politiche in America Latina e Medio Oriente. "La speranza autentica della campagna di Obama è che 'l'armata popolare' organizzata per ricevere istruzioni dal capo possa liberarsi e ritornare ai 'vecchi modi di fare politica', con la diretta partecipazione all'azione".