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Poeta, scrittore e filosofo, oscurato in vita dalla fama dei membri della cosiddetta "triade romena" (Eliade, Cioran, lonesco), Lucian Blaga (1895-1961) fu senza dubbio uno degli intellettuali più importanti ed influenti della Romania del XX secolo. Di lui, le edizioni della Fondazione Campostrini presentano ora al pubblico italiano l'edizione integrale della "Trilogia della cultura", la seconda in cui si articola il suo imponente sistema filosofico, sul quale, negli ultimi anni, è tornato in Europa ad accendersi un intenso interesse. Muovendo dai risultati della scuola morfologica, ripensati con estrema originalità e senza alcuna concessione alle ideologie del "tramonto", negli anni '30-'40 Blaga aveva proposto un monumentale sistema del sapere in cui la "Trilogia della cultura" riuscì, più di ogni altra, a combinare il "valore universale" della sua ricerca - come ebbe a riconoscere Mircea Eliade - con i temi dello "specifico nazionale" romeno, in una direzione che supera l'intento di una mera "fenomenologia degli stili" e rilancia decisamente la questione del senso metafisico della cultura, in una prospettiva che si rivela, oggi, di grande suggestione per la dimensione spirituale della nuova Europa.