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"Si notano subito quelle scritture poetiche non alimentate soltanto da modelli e confronti letterari, verso i quali - anzi - esibiscono prese di distanza qua e là ironiche, come segno di riconoscimento di una poiesis disinvoltamente moderna. La proposta testuale di Smaldone può rientrare in questa fattispecie di scrittura per diverse ragioni che, complessivamente, la collocano ben al di fuori del côté "alto" o del monolinguismo lirico che dominano tutt'ora il panorama poetico contemporaneo. Non gli si può dare del "nipotino", insomma, a questo autore - attivo frequentatore di blog e affini - perché quello che più gli preme non è l'iscrizione a qualche scuola letteraria, né la ricerca di patenti di appartenenza, bensì la possibilità di scorrazzare in lungo e in largo, da freelance, nei territori mentali aperti, liberi e mossi come quelli murgiani in cui egli ha avuto modo di forgiare la sua svelta e sveglia macchina percettiva e nel cui aperto orizzonte intinge spesso la penna." Lino Angiuli