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«Il libro parla di uno dei tanti, ma diventa l'emblema di una situazione più generale. C'è una famiglia che si trova sbattuta in giro per l'Italia, da Feltre a Modena, ogni volta costretta a reinventarsi e a rimettere in piedi un'economia domestica comunque sempre precaria. C'è un ragazzo proiettato in un'avventura complessa e severa, che lo costringe a diventare adulto prima del tempo, forzando i tempi. C'è una sorella premurosa, pressoché unica fonte di introiti per le casse familiari, che si fa non in quattro ma in otto per il fratello. Il libro offre un prezioso spaccato di micro-storie che consentono di vedere l'altro lato della guerra, quello oscuro: popolato dalla folla anonima che con le armi o nella vita civile deve comunque scendere ogni santo giorno in trincea a combattere la sua durissima e impegnativa battaglia. Ed è anche un modo di dire grazie a chi, cent'anni fa, ha saputo ricordarci che i veri vincitori di ogni guerra non sono quelli che l'hanno fatta scoppiare, ma quelli che hanno saputo attraversarla senza arrendersi, e che dal giorno dopo hanno ricominciato a piantare campi di pace su sentieri di guerra.» (Francesco Jori)