Tab Article
Gennaro Francione in questo testo sottolinea l'inutilità della repressione penalistica nei confronti dei tossicodipendenti, proponendo la nuova via medicinale che sostituisce al carcere la cura (anche preventiva), le sanzioni amministrative e le misure di sicurezza sul territorio. In particolare, come giudice, esamina la legge Fini-Giovanardi vanificata da un ovvero di troppo nei suoi intenti proibizionistici, che paradossalmente la rendono ancora meno efficace a livello repressivo della precedente normativa. In qualità di artista, Francione propone il teatro come terapia alla droga raccontando la sua esperienza nell'opera 'A Scigna.