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Riuscite a immaginare un luogo più frizzante, eccitante e "peccaminoso" della Parigi tra le due guerre mondiali? Élisabeth de Gramont (1875-1954), meglio nota come la "duchessa rossa", ne fu una delle protagoniste più note, ammirate, invidiate e... chiacchierate. Ventunenne, sposa Philibert de Clermont-Tonnerre, dal quale avrà due figlie. Ma è un matrimonio burrascoso, non riuscito anche se la nobile, brillante coppia coltiva amicizie tra le quali non manca Marcel Proust. E il matrimonio non impedisce alla duchessa di innamorarsi, a 34 anni, di Natalie Clifford Barney, la celebre "amazzone" cantata da Remy de Gourmont: e questo secondo matrimonio durerà più di quarantacinque anni. Ma questa vita, eccezionale anzitutto in quanto fuori dalla misura comune, non si esaurisce nello scandalo sessuale: Élisabeth de Gramont si schierò infatti, politicamente, con il Front populaire, accanto alle grandi figure rivoluzionarie del tempo; viaggiò in Asia, in Africa, in America e in URSS, e i suoi libri ebbero un successo di pubblico autentico. In questa biografia condotta su documenti anche inediti, l'autore restituisce, con leggerezza e felicità di scrittura, lo spirito di un'epoca, attraverso la vita della protagonista e degli artisti, politici, letterati e divini mondani che ne hanno fatto parte: da Colette a Gertrude Stein, da Paul Valéry a Georges Clemenceau, da Isadora Duncan a James Joyce, da André Gide a Romaine Brooks e tutti quei grandi e meno grandi dell'epoca.