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A trent'anni dall'ultima apparizione nel nostro paese dell'opera del grande poeta peruviano César Vallejo (1892-1938), la voce più originale e profonda della poesia ispanoamericana, senza dubbio il poeta peruviano più grande di tutti i tempi, una figura capitale nella poesia del XX secolo, Gorée la ripropone nella splendida traduzione di Roberto Paoli, il nostro massimo studioso del poeta peruviano. Il messaggio umano e poetico di César Vallejo ha profonde radici nell'anima india, ma non nasce da un'intenzione bardica e celebrativa, esterna e, per così dire, paternalistica rispetto ai valori di un gruppo emarginato ed oppresso, bensì da un'originaria identità. Con Vallejo il lettore europeo si trova davanti a un linguaggio tanto inaudito e atipico quanto sommamente espressivo. Il profondo attaccamento alla vita familiare, le esperienze del dolore quotidiano e la morte, la visione del mondo come un luogo di penitenza senza la certezza della salvazione; la solidarietà con i poveri e abbandonati dal sistema capitalista, sono le tematiche che emergono dalla sua poesia. L'opera è proposta con testo a fronte in lingua originale spagnola.