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La "Storia sociale della Chiesa", di Mons. Umberto Benigni come tutte le grandi opere, è ancora attuale ai nostri giorni. L'attualità di quest'opera non è dovuta al ruolo, pur importante, svolto dal suo autore nel mondo accademico, ma anche dal fatto egli poteva unire, cosa non comune, l'esperienza dell'uomo di governo (avendo lavorato in segreteria di Stato), la verve del giornalista, la fede del sacerdote, l'acume poliziesco del creatore della moderna intelligence vaticana, e chi più ne ha, più ne metta: quante personalità in un sol uomo. Mons. Benigni si proponeva di contribuire, nel campo della storia ecclesiastica, alla realizzazione del programma del pontificato di san Pio X: "restaurare tutto in Cristo", e questo particolarmente nello studiare quello che egli chiama l'"Impero della Chiesa", ovverosia l'influenza della Chiesa nella vita sociale dell'umana civiltà.