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La "Terra di nessuno" non è solo un luogo fisico. È anche fondamentale metafora di uno spazio di tregua, di interruzione di un conflitto di cui il poeta avverte lo svolgimento tra sé e la realtà che lo circonda. Le poesie di Antonio Clemente sono musica in parole, pennellate che trasmettono visualità e forza naturalistica, parlano al cuore ed alla mente e portano a riflettere in ordine alle tematiche che si caricano di tensione sociale e di amore profondo verso una terra come la Sicilia, che, in fondo, l'autore non vuole che sia "terra di nessuno".