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Come apparizioni viventi, nitide, vibranti, gli scatti di Federico Patellani suscitano emozioni forti e ferite profonde che umiliano i luoghi comuni. Con un'ardente forza comunicativa raccontava le vite dimenticate; e le faceva assurgere ad umanità totale. Nei suoni dei pastori al pascolo e sul cibo masticato dalle donne in miniera (assapora l'acido del carbone), l'amaro e la gioia della vita sono universali. Quelle vite lontane e dimenticate, soffiate via dalla Storia che tutto polverizza, erano persone autentiche, sono nostri padri, madri, fratelli. Immagini che ancora commuovono, visioni oltre il tempo, mai sofisticate, che insegnano a meditare.