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Il complesso coacervo di pratiche di culto legate alla figura dell'imperatore che si suole definire 'culto imperiale' costituisce l'aspetto più vistoso e pervasivo della civiltà romana, ma è stato spesso frainteso: ancora di recente si è sostenuto che l'imperatore vivente fosse adorato come un dio in tutto l'impero, Roma inclusa. Questo libro cerca di mettere un po' d'ordine e di stabilire alcuni punti fermi, innanzi tutto distinguendo tra culto di stato (officiato a Roma e nei campi militari), culti provinciali (controllati e in parte promossi da Roma e officiati da rappresentanti delle comunità di ciascuna provincia riuniti in concilia o ?????), culti cittadini (lasciati all'iniziativa locale) e culti privati, del tutto liberi.