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Le vicende dell'Alto Garda, frontiera meridionale dell'attuale regione trentina, si sono intrecciate nel Trecento con quelle di Verona, in particolare durante la dominazione scaligera, quando furono facilitati gli scambi culturali che si riscontrano nelle opere pittoriche realizzate per la maggior parte da botteghe itineranti, come quella della famiglia da Riva o di Giuliano dell'Avanzi. Si pongono in questo contesto le più importanti commissioni che caratterizzarono il territorio dell'antico Sommolago: le pitture della chiesa di San Lorenzo a Frapporta (Tenno), di Sant'Apollinare a Prabi (Arco) e di San Martino a San Martino (Arco). Queste e altre opere, in questa pubblicazione, sono state messe in relazione entro una rete di riferimenti comuni. Essa si struttura in due parti. La prima mette in luce le relazioni tra le opere pittoriche trecentesche del territorio alto-gardesano e gli artisti che le eseguirono, ponendo le basi per una ridefinizione della geografia artistica dell'area nel tardo medioevo. La seconda costituisce una ricognizione capillare della decorazione pittorica trecentesca conservata nei dieci edifici presi in esame.