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L'imperatore romano Galba era famoso per i banchetti in cui il nome di ogni portata corrispondeva ad una lettera dell'alfabeto, che al termine del pranzo era stato tutto consumato. Anche al Carducci le diverse sezioni avevano, ciascuna, un sapore del tutto particolare, inconfondibile, e si può ben dire che il destino di ogni convenuto a quella mensa del sapere dipendesse dalla lettera che gli era toccata in sorte: A, B, C, D, E, F, G fino alla L negli anni in cui gli effetti del boom demografico si fecero sentire anche sulla più aristocratica delle scuole superiori: il classico. A noi toccò in sorte la E.