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Lo scultore Gino Cosentino (1916-2005), ha lasciato una grande quantità di appunti manoscritti. Le carte qui raccolte da Giampiero Gianazza costituiscono il nucleo di maggior interesse di questa pubblicazione, che comprende anche interviste, lettere e altri scritti e documenti. In esse in particolare si può cogliere, nella loro ingenuità narrativa e sintattica, la spontaneità della visione del mondo attraverso l'arte che ha caratterizzato sempre, anche nei momenti della ricerca tecnica o di linguaggio, la produzione di Cosentino.